E’ ONLINE IL PROGRAMMA DELL’EDIZIONE 2022!
YOUNGABOUT FILM FESTIVAL XVI EDIZIONE
30 NOVEMBRE-16 DICEMBRE 2022
Selezionate con la consueta passione e rigore le opere del programma del Festival Youngabout, giunto alla sedicesima edizione: abbiamo voluto premiare quei titoli che offrono agli spettatori (giovani e adulti) un’idea di felicità, un appiglio per continuare a sperare in un mondo migliore e più giusto. L’esperienza, per tanti di noi traumatica, degli ultimi due anni, afflitti da una pandemia e dall’isolamento sociale, hanno segnato profondamente soprattutto chi si affaccia alla vita adulta, gli adolescenti, impedendogli le interazioni sociali, le esperienze fatte sul campo e non solo virtuali, la vicinanza con i coetanei, la fiducia negli altri.
Attualmente un numero considerevole di loro, temendo ancora i contagi, preferisce isolarsi, molti si sono disabituati alla vicinanza degli amici e delle amiche, il futuro appare avaro di promesse e i tamburi di guerra, che risuonano da mesi, soprattutto amplificati ad arte dai media, non fanno altro che confermare questi timori, come in una profezia che si autoavvera.
La formula del festival Youngabout, che esalta la visione collettiva in sala dei film, lo scambio delle emozioni nei dibattiti successivi alle proiezioni, il cameratismo dei partecipanti alla Giuria delle Ragazze e dei Ragazzi, va nella direzione di un ottimismo fortemente ricercato e alimentato, mirando ad una felicità che deve diventare un diritto, respingendo le folate di pessimismo e cinismo che soffiano da tante direzioni.
Che il cinema possa essere, ancora una volta, un balsamo efficace per le ferite e un germe per nuovi talenti, ancora tutti da esplorare e valorizzare.
Youngabout International Film Festival è una manifestazione dedicata al cinema internazionale di qualità per ragazze e ragazzi, con aperture sulle arti visive e nuove tecnologie. L’organizzazione è curata dall’Associazione culturale di Promozione sociale Gli anni in tasca, il cinema e i ragazzi in collaborazione con altre realtà associative e in sinergia con le Istituzioni locali e nazionali e gli Istituti scolastici.
Nella settimana del festival sono previsti eventi collaterali come seminari, momenti di condivisione e scambio, lezioni d’autore, workshop
I matinée sono aperti alle scuole, agli studenti universitari, e agli appassionati di cinema di ogni età
Una bella novità è l’approvazione del progetto formativo, da cui nasce e su cui si fonda il festival, da parte del MiC-Ministero della Cultura e MIM-Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola”. Rinnovato è il sostegno del Comune di Bologna e della Regione Emilia Romagna – Film Commission.
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I FILM NELLO ZAINO DI YOUNGABOUT FESTIVAL
FILM CONSIGLIATI PER SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA MEDIA INFERIORE AL CINEMA RIALTO
CINEMA RIALTO, 1 DICEMBRE, ORE 9,30
LA STELLA DI LAURA (Lauras Stern) Laura’s Star
Prima visione regionale
Regia: Joya Thome; Sceneggiatura: Piet De Rycker, Alexander Lindner, Thilo Graf Rothkirch, Michael Mädel, Claudia Seibl, Joya Thome, soggetto tratto dal romanzo di Klaus Baumgart; Direzione della Fotografia: Daniela Knapp; Animazioni: Steffen Brosseit, Manuel Hufschmid; Montaggio: Jamin Benazzouz; Musica: Nick Glennie-Smith; Produzione: Westside Filmproduktion, GmbH, Rothkirch, Cartoon-Film GmbH, Animationsfabrik GmbH; Distribuzione: Warner Bros. Entertainment GmbH, Germania, 2021, 79’
Interpreti: Emilia Kowalski (Laura), Michel Koch (Tommy), Luise Heyer (la mamma), Ludwig Trepte (il padre), Jonas May (Max)
Emilia Kowalski saluta dallo schermo i giovani spettatori in sala
Età consigliata: 4-7 anni
Un incantevole adattamento live-action di un classico libro per bambini, Lauras Stern di Klaus Baumgart, con un cast meraviglioso.
Dopo essersi trasferita in un appartamento nella grande città, a Laura manca la sua vecchia casa in campagna. Una sera vede una piccola stella cadere dal cielo. La trova nel parco con una piccola ferita, la raccoglie e la porta a casa. Qui la conforta e la cura, mettendo un cerotto dove la stella si era fatta male. Laura e la nuova amica vivono poi avventure magiche così da realizzare tutti i sogni della bambina. Ma la stella ha nostalgia del cielo. Insieme a suo fratello e al ragazzo della porta accanto, Laura vuole aiutarla a tornare nello spazio, il suo ambiente naturale.
JOYA THOME è nata a Berlino nel 1990. Sin da adolescente ha iniziato a girare cortometraggi e a lavorare sui set cinematografici. Oltre al suo lavoro come regista o assistente alla regia, ha studiato educazione e scienze sociali a Berlino e New York. L’anno 2017 ha visto l’uscita del suo film d’esordio, Königin Von Niendorf, che ha ricevuto vari premi. Ha anche diretto diversi episodi della popolare serie per giovani Druck (2020). Attualmente sta lavorando a un documentario cinematografico dal titolo Follow Me.
CINEMA RIALTO, 2 DICEMBRE, ORE 9,30
LUIS AND LUCA – MISSION TO THE MOON (MÅNELYST I FLÅKLYPA)
Prima visione regionale
Regia: Rasmus A. Sivertsen; Sceneggiatura: Karsten Fullu; Montaggio: Rasmus A. Siversten,
Zaklina Stojcevska; Musica: Knut Avenstroup Haugen, Distribuzione: Nordic Film Distribution, Norvegia, 2018, 80’
Età consigliata: 7-10 anni
Film d’animazione a passo uno per tutte le età. Coraggiosi esploratori salgono su un’astronave sgangherata, partendo alla conquista della Luna. La missione norvegese è guidata dal geniale inventore Reodor, abitante del villaggio di Pinchcliffe. Con la gazza Luca e il riccio Luca, nei panni dei coraggiosi astronauti, cosa potrebbe andare storto?
Questi personaggi, nati negli anni ’70 dalla fantasia del fumettista e disegnatore Kjell Aukrust, tornano a prendere vita in stop motion. Circa 50 anni dopo le leggendarie missioni spaziali che coinvolsero le due superpotenze, URSS e USA, spetta ai nostri eroi rappresentare la Norvegia in una competizione internazionale, per arrivare primi sulla luna! Le aspettative sono alte, la navicella vola nello spazio. Eppure, gli imprevisti sono numerosi, non tutto è come appare: ci vuole tanto coraggio per proseguire nell’impresa. Un racconto pieno di dettagli fantasiosi, il divertimento è assicurato ai bambini e agli adulti.
RASMUS ANDRE SIVERTSEN è nato il 26 settembre 1972 a Inderøy, Trøndelag, Norvegia. Ha studiato animazione al Volda University College di Møre og Romsdal e si è laureato nel 1995. Ha esordito alla regia nel 2001 con il cortometraggio Guggen – The Big Cheese e in seguito ha lavorato come co-regista del film Captain Sabertooth (2003). In seguito ha diretto Ploddy the Police Car Makes a Splash (2009) e Ploddy the Police Car on the Caso (2013).
Sivertsen ha diretto una trilogia di film basati sui personaggi dell’universo di Flåklypa di Kjell Aukrust, con protagonisti Solan e Ludvig (nella versione internazionale conosciuti con i nomi Louis e Luca). Tutti e tre i film hanno ricevuto recensioni positive, con elogi rivolti in particolare all’umorismo e alla qualità dell’animazione a passo uno
CINEMA RIALTO 7 DICEMBRE, ORE 9,30
MAIKA
Prima visione regionale
Regia e sceneggiatura: Ham Tran; Direzione della Fotografia: Minh Cong Trang; Effetti speciali: Ha Thao Nguien; Musica: Christopher Wong; Produzione: FPT Play, Sif 309 Film Music; Distribuzione Est Studios, Vietnam,2022, 105’
Interpreti: Phu Truong Lai, Diep Anh Chu, Tin Tin, Ngoc Tuong, Kim Nha
Età consigliata: 8-11 anni
Hung ha 8 anni ed è orfano della mamma. Il suo rapporto con il padre non è facile, anche perché l’uomo fatica a controllare l’ansia, temendo di essere sfrattato dalla casa in cui vivono. Il bambino trova conforto, scrutando, dal tetto della sua abitazione, il cielo stellato. Una notte assiste a una pioggia di meteoriti ed è colpito dalla visione di una stella cadente che atterra nelle vicinanze. Perlustra il territorio, ma, invece di trovare la stella caduta, incontra una nuova fantastica amica, proveniente dal pianeta Maika e decide di fare tutto il possibile per aiutarla. Anche la piccola “aliena” aiuta, a sua volta, Hung a stringere nuove amicizie e a guarire dai suoi dispiaceri e ad elaborare il lutto per la perdita della mamma. Insieme, intraprendono un’avventura bizzarra e piena di divertimento mentre affrontano i “nemici”. Durante l’infanzia, la fantasia e la creatività aiutano a crescere e a superare i momenti critici. Il film ha un ritmo serrato e coinvolgente
HAM TRAN ha ricevuto il suo MFA in regia dalla UCLA School of Film e Television. I suoi primi due cortometraggi The Prescription and Pomegranate sono stati finalisti per lo Student Academy Awards®, e il suo film di tesi The Anniversary è stato selezionato per l’Academy Awards® 2004 come miglior cortometraggio in live action. Tran ha scritto, diretto e montato con successo sei dei suoi lungometraggi. Il suo primo lungometraggio, Journey from the Fall, è stato presentato in anteprima al prestigioso Sundance Film Festival del 2006. Nel 2022, Tran è tornato al Sundance con il film di fantascienza per famiglie, Maika. Tran ha anche recentemente completato un cortometraggio intitolato Powder, che fa parte di una antologia di cortometraggi horror. Tran produce e sviluppa progetti anche come co-fondatore di East Films –– uno studio creativo focalizzato su storie panasiatiche per un pubblico globale.
CINEMA RIALTO, 12 DICEMBRE, ORE 9,30
A BUTTERFLY’S HEART (Drugelio širdisin)
Prima visione italiana
Regia: Inesa Kurklietytė; Sceneggiatura: Modesta Jurgaitytė, Inesa Kurklietytė ; Direzione della Fotografia: Viktoras Radzevičius; Montaggio: Ričardas Matačius; Musica: Jonas Jurkūnas; Produzione: Fralita Films ; Distribuzione: Beta Film, Lituania, 2022, 108’
Interpreti: Elijas Malinauskas (Juozapas), Vilnė Konstancija Abukevičiūtė (Rugilė), Mindaugas Balabonas (Benas), Vincentas Švedas (Ignas)
Età consigliata: 9-12 anni
Premi: Milwaukee International Film Festival 2022; Riga International Film Festival 2022
Questa è la storia di Juozapas, un ragazzo molto speciale che ha un grande segreto. Ha una rara malformazione congenita caratterizzata da un’anomala posizione del cuore. I suoi genitori sono estremamente apprensivi e vorrebbero farlo vivere quasi in una teca di vetro. Il ragazzo è preso in giro dai coetanei, che non capiscono il suo problema e per questo preferisce giocare da solo, creandosi un universo a parte in una villa abbandonata. E’ in questo luogo che ha costruito un Bug Hotel e si prende cura dei suoi abitanti: onischi, scarafaggi, grilli e farfalle. La sua pace viene turbata quando la coetanea Rugilė si trasferisce in città. Lei scopre il suo nascondiglio e rompe il suo isolamento. Dopo aver condiviso varie esperienze, i due diventano gradualmente amici. Tuttavia, Juozapas dovrà “uscire” dal bozzolo protettivo in cui l’hanno avvolto i suoi genitori: l’estate è finita ed è ora di frequentare la scuola, rinunciando alle lezioni private domiciliari. Sensibile e affascinante, A Butterfly’s Heart è una bellissima storia incentrata sui tentativi del protagonista di essere accettato e accolto in un mondo spesso spietato. Questo film delicato affronta temi come l’educazione dei figli, l’autostima, il bullismo, la disabilità, l’amore per la natura.
Laureata in regia cinematografica all’Accademia musicale lituana, INESA KURKLIETYTE ha studiato regia cinematografica al liceo audiovisivo ESRA e alla scuola superiore di arte cinematografica FEMIS di Parigi. Oggi, oltre alla regia cinematografica, insegna all’Accademia lituana di musica e teatro ed è anche direttrice dell’incubatore dell’industria delle arti audiovisive (AMII). Ha esperienza in documentari e cortometraggi di finzione, premiati in numerosi festival internazionali. Il suo primo lungometraggio Crow Lake si rivolge a un pubblico di bambini.
CINEMA RIALTO, 14 DICEMBRE, ORE 9,30
BEANIE (Kapa)
Prima visione italiana
Età consigliata: 8-12 anni
Regia: Slobodan Maksimović; Sceneggiatura: Saša Eržen; Direzione della Fotografia: Sven Pepeonik; Effetti visivi: Michal Struss; Montaggio: Jurij Moškon; Musica: Michal Novinski; Produzione: Seca Studio in coproduzione con Wady Films, Objectif, Studio Dim, RTV Slovenia, Radio and Television Slovakia e Croatian Radio-Television, Slovenia, Croazia, Slovacchia e Lussemburgo, 2022, 85’
Interpreti: Kaja Podreberšek (Lučka), Gaj Črnič (Erik), Ajda Smrekar (mamma di Lučka), Frano Mašković (papà di (Lučka)
Premi: Premio del pubblico al Sarajevo Film Festival 2022
Erik è un bambino di nove anni, che vive in una casa di accoglienza a causa dei problemi dei suoi genitori. Beanie è il suo soprannome, perché non si separa mai dal suo cappellino. Il suo unico desiderio è tornare a casa per festeggiare il Natale con i suoi cari. Invece vince una lotteria indetta dalla scuola ed è “suo malgrado” premiato con una breve vacanza da trascorrere in compagnia di una famiglia benestante: la loro figlia di sette anni, Mina, viziata, desidera come regalo di Natale un cagnolino e una sorellina. Mina rifiuta sulle prime la compagnia di Beanie, un “maschio” con cui proprio non vuole giocare, né interagire.
Eppure, volendo scoprire l’identità di Babbo Natale, accetta il suo aiuto, affrontando tante avventure in giro per la città e mettendo alla prova il suo coraggio. Mina scopre che, al di là del mondo luccicante degli oggetti costosi e della sua vita iper protetta, esiste un altro universo, che contempla la povertà, il disagio, ma anche l’affetto e la generosità disinteressata.
SLOBODAN MAKSIMOVIĆ è nato a Sarajevo, in Bosnia-Erzegovina, nel 1975. Si è laureato in regia cinematografica all’AGRFT (l’Accademia per il teatro, la radio, il cinema e la televisione) a Lubiana. I suoi cortometraggi hanno vinto oltre 30 premi internazionali. Il suo primo lungometraggio Thanks for Sunderland (2012) ha ricevuto il premio per il miglior film sloveno. Il suo secondo lungometraggio Nika (2016), proiettato in tutto il mondo, è stato premiato come miglior film per giovani al Motovun FF. Il suo ultimo cortometraggio The Invisible Hand of Adam Smith (2018) ha vinto oltre 15 premi internazionali.
FILM CONSIGLIATI PER SCUOLA MEDIA INFERIORE E SUPERIORE AL CINEMA ODEON
I film sono tutti in lingua originale, con sottotitoli in italiano
CINEMA ODEON, 30 NOVEMBRE, ORE 9,30 (Sezione YOUNGABOUT HISTORY)
FARHA
Anteprima italiana
Regia e sceneggiatura: Darin J. Sallam; Musica: Nadim Mishlawi; Direzione della Fotografia: Rachel Aoun; Montaggio: Pierre Laurent; Produzione: TaleBox, Laika Film & Television, Chimney; Distribuzione: Picture Tree International, Giordania, Svezia, Arabia Saudita, 2021, 92’
Interpreti: Karam Taher (Farha), Ashraf Barhom (padre di Farha), Ali Suliman (Abu Walid)
Età consigliata: 13+
Selezionato in concorso al 46° Toronto International Film Festival
Premio della Giuria al 12° Malmö Arab Film Festival 2022
Premio Miglior regia e attrice al 6° Aswan International Women Film Festival 2022
Farha è una ragazza palestinese di quattordici anni con la passione per lo studio: la tradizione la vorrebbe già in attesa di uno sposo, ma lei aspira a coronare il sogno di diventare un giorno un’insegnante. Chiede perciò ad uno zio un aiuto per convincere il padre, fortemente in disaccordo, a firmare i documenti necessari all’iscrizione alla scuola superiore. La vita sembra procedere tranquilla, nella solita routine, tra chiacchierate con le amiche e i rapporti familiari: Farha è serena e ottimista e neanche immagina cosa stia per accadere a lei e al suo Paese in quel fatidico 1948.
La violenza irrompe improvvisa in quella comunità, chi può fugge, altri rimangono vittime della deflagrazione delle bombe israeliane o di sommarie esecuzioni. Nel tentativo di salvarla, il padre chiude Farha in una cantina con la promessa di tornare quando si fossero calmate le acque. Da quel luogo inospitale la ragazza vedrà, attraverso un pertugio, episodi terribili che le lasceranno un ricordo indelebile. La regista giordana, di origine palestinese, si ispira ai racconti di sua madre e di sua nonna.
La scrittrice, regista giordana DARIN J. SALLAM ha conseguito un MFA presso il Red Sea Institute for Cinematic Arts (RSICA), affiliato alla University of Southern California (USC). Al suo attivo ci sono 5 cortometraggi pluripremiati, tra cui The Dark Outside (2012) e The Parrot (2016). Talento della Berlinale 2021 e vincitrice del Premio cinematografico Robert Bosch 2015, Darin J. Sallam è stata selezionata per la residenza La Cité Internationale des Arts 2017 e per la borsa di studio Global Media Makers 2018.
CINEMA ODEON, 1 DICEMBRE 2022, ORE 9,30
PLAYGROUND (Un monde)
Anteprima italiana
Regia e sceneggiatura: Laura Wandel; Direttore della fotografia: Frédéric Noirhomme; Montaggio: Nicolas Rumpl; Prodotto: Dragons Films, Lunanime, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Distributore italiano Wanted, Belgio, 2021, 72’
Età consigliata: 12+
Interpreti: Maya Vanderbeque (Nora), Günter Duret (Abel), Karim Leklou (Finnigan), Laura Verlinden (Agnes), Thao Maerten (David), Lena Girard Voss (Clémence), Simon Caudry (Antione)
Premi: In concorso nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2021, vince il Premio Fipresci per la regia; Premio Magritte a Laura Wandel, assegnato annualmente dall’Académie André Delvaux; candidato dal Belgio agli Oscar come miglior film straniero 2022
Nora e Abel, tutto ruota intorno a loro. C’è il cortile della scuola, le bambine e i bambini, i sorveglianti: un universo di relazioni interpersonali, di timori, di timidezze, di silenzi carichi di significato. Cosa prova un bambino in un ambiente ritenuto ostile, nel quale sperimentare la capacità di sapersi difendere e di interagire con gli altri? La crudeltà subita nell’infanzia viene raccontata con delicatezza e implacabile sincerità dalla regista Laura Wendel, che indaga i meccanismi complessi del bullismo. Accade che chi ha subito angherie, successivamente si vendichi identificandosi con i bulli. Il passaggio da vittima a “carnefice”, e viceversa, non deve essere sottovalutato. A volte il coraggio di un o una testimone interrompe questo meccanismo che si alimenta del silenzio o dell’indifferenza omertosa, anche tra bambini e adolescenti. La macchina da presa è posizionata all’altezza dello sguardo di Nora. La ragazzina scopre le vessazioni a cui è sottoposto il fratello più grande e cerca di porvi rimedio. La regista rende evidente la difficoltà degli adulti nel rapportarsi con i bambini e non nasconde la “cecità” di chi non riesce ad empatizzare con loro
LAURA WANDEL
Formatasi all’Institut des Arts de diffusion, distaccamento dell’Université catholique de Louvain, scrive e dirige il suo primo cortometraggio Les corps étrangers, selezionato al Festival di Cannes, nel 2014. Il suo primo lungometraggio, Un monde (Playground), ha ottenuto un grande successo a livello internazionale.
CINEMA ODEON, 2 DICEMBRE, ORE 9,30
IL DIRITTO ALLA FELICITÀ (Titolo in attesa di conferma)
Prima visione regionale
Regia e sceneggiatura: Claudio Rossi Massimi; Direzione della Fotografia: Gianluca Gallucci; Montaggio: Davide Zucchetti; Produzione: Associazione culturale Imago e Imago Film; Distribuzione: Associazione culturale Imago, Italia, 2021, 81’
Interpreti: Remo Girone, Corrado Fortuna, Didie Lorenz Tchumbu, Annamaria Fittipaldi, Moni Ovadia, Pino Calabrese, Federico Perrotta, Biagio Iacovelli, Lapo Braschi, Valentina Olla
Età consigliata: 11+
PREMI: Menzione speciale Miglior Regia e Miglior Produzione Athens International Monthly Art Film Festival 2021; Miglior Film Sezze Film Festival 2021; Migliore sceneggiatura Ciak Film Festival 2021
“Il diritto alla felicità” è una storia tenera e profonda al tempo stesso. È la storia di una amicizia tra generazioni diverse, nazionalità diverse, esperienze di vita diverse. Libero è un venditore di libri usati e d’antiquariato, crede molto nella lettura e ai benefici che se ne ricavano, per questo gli piace offrire una seconda vita ai libri, anche regalandone alcuni. Nella sua libreria riceve spesso le visite di molte persone amiche: Bojan, un uomo che per sostenersi raccatta i libri gettati nella spazzatura e li rivende; Nicola, un cameriere del bar di fianco che, per uscire con Chiara, le procura dei fotoromanzi; il professor Saputo e il collezionista Medusa sempre alla ricerca di testi rari e antichi, e infine Eissien, un ragazzino immigrato che vive in Italia da qualche anno. Libero gli presta dapprima dei fumetti e poi dei classici della letteratura per avvicinarlo al mondo della lettura. La complicità tra loro cresce parallelamente alle emozioni che ciascuno di questi romanzi può regalare.
CLAUDIO ROSSI MASSIMI è sceneggiatore, regista e autore, collabora dal 1978 ad oggi con la RAI, per la quale ha realizzato documentari e programmi di varietà e di approfondimento. Attualmente è regista e autore di documentari storico-culturali trasmessi da RaiUno, RaiTre e Rai Storia. Dal 2000 è direttore artistico della IMAGO Film, per la quale ha firmato 49 documentari. Nel 2016 esce il suo primo lungometraggio per il cinema La sindrome di Antonio, di cui firma soggetto, sceneggiatura e regia e con cui vince come Miglior Film la XII edizione del Festival Internazionale d’Arte cinematografica di Imperia e con cui viene selezionato per il N.I.C.E. Festival di Mosca e San Pietroburgo. Nel 2017 firma la regia del docufilm Papa Francesco. La mia idea di arte tratto da un testo di Papa Francesco.
CINEMA ODEON, 5 DICEMBRE, ORE 9,30
COMEDY QUEEN
Prima visione regionale
Regia: Sanna Lenken; Sceneggiatura: Linn Gottfridsson, tratta dal romanzo “Comedy Queen” di Jenny Jägerfeld; Direzione della Fotografia: Simon Pramsten; Montaggio: Andreas Nilsson; Musica: Irya Gmeyner, Martin Hederos; Produzione: FLX Svezia; Distribuzione: Reinvent Studios, Svezia, 2022, 93’
Interpreti: Sigrid Johnson (Sasha), Ellen Taure (Märta), Oscar Töringe (Abbe), Adam Daho (John)
Età consigliata: 13+
Premi: Crystal Bear Generation Kplus – Best Film – Berlinale
EFA nominated for the 2022 Young Audience Award.
Sasha ha perso la mamma, che ha sofferto di gravi crisi depressive. Per reagire a questa realtà dolorosa e per ricominciare una nuova vita, decide di fare alcune scelte drastiche: tagliare i capelli lunghi, non leggere più libri, ma soprattutto diventare una cabarettista per far ridere di nuovo suo padre. Perché i suoi piani si realizzino Sasha può contare sul sostegno di amici e familiari. La regista Sanna Lenken dimostra grande sensibilità per la vita emotiva della sua protagonista adolescente e fa in modo che il dolore e la rabbia vengano sublimati dal vero umorismo
SANNA LENKEN è nata a Göteborg, in Svezia, nel 1978, ha studiato al Dramatiska Institutet di Stoccolma e all’European Film College in Danimarca. Dopo aver realizzato diversi cortometraggi di successo, tra cui Eating Lunch e la serie Double Life, ha diretto My Skinny Sister, il suo primo lungometraggio che ha vinto l’Orso di cristallo alla Berlinale e il Premio del Pubblico al Göteborg Film Festival. Formatasi nella Berlinale Talents, i suoi lavori più recenti sono la popolare serie Thin Blue Line per la televisione svedese e la serie Viaplay Thunder in My Heart.
CINEMA ODEON, 6 DICEMBRE, ORE 9,45
LA TRAVERSÉE (The crossing)
Regia: Florence Miailhe; Sceneggiatura: Florence Miailhe, Marie Desplechin; Direzione della Fotografia: Cyril Maddalena, Guillaume Hoenig; Montaggio: Julie Dupré e Nassim Gordji Tehrani; Musica: Philipp Kümpel e Andreas Moisa; Produzione: Les Films de l’Arlequin, XBO Films; Coproduzione: Balance Film, Maur Film, ARTE France Cinema; Distribuzione: Indie Sales, Francia, Germania e Repubblica Ceca, 2021, 80’
Età consigliata: 14+
Il film racconta per immagini il viaggio, la migrazione: quella fisica di persone costrette a lasciare la propria terra e a cercare nuovi approdi, nuove sicurezze, e quella metaforica che si incentra sul passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ma in condizioni difficili, che mettono alla prova le capacità individuali di ciascuno. Un piccolo villaggio saccheggiato nella notte, una famiglia costretta a fuggire. I due figli più grandi, Kyona e Adriel, vengono separati dai propri genitori e affrontano da soli la strada dell’esilio. Iniziano quindi un percorso ad ostacoli alla ricerca di ospitalità e tranquillità, nella speranza di trovare un rifugio e ricongiungersi alla loro famiglia. Il film è stato dedicato dalla regista alla “nonna che, un giorno del 1905, lasciò Odessa con i suoi dieci figli, per sfuggire ai pogrom” e a “tutti coloro che un giorno o l’altro lasciano il loro paese, sperando di trovare un futuro migliore altrove”. Il film è animato: la regista ha sviluppato uno stile d’animazione estremamente personale che, sfruttando la pittura a olio su lastre di vetro, trova ispirazione nell’opera naif di Paul Gauguin e di Marc Chagall.
FLORENCE MIAILHE
E’ nata in Francia nel 1956 e si è laureata alla Scuola nazionale di arti decorative, specializzandosi in incisione. Ha iniziato come disegnatrice e nel 1991 ha diretto il suo primo cortometraggio, Hammam. A seguire i cortometraggi: Schéhérazade (1995), Histoire d’un prince devenu borgne et mendiant (1996), Au premier dimanche d’août (2001), vincitore del premio César, Les oiseaux blancs les oiseaux noirs (2001), Conte de quartier (2006), menzione speciale a Cannes, Matières à rêver (2008), Méandres (2014). Nel 2015 è stata insignita del Premio alla carriera dal Festival del Cinema di Animazione di Annecy. Nel 2021 ha girato il lungometraggio La Traversée.
CINEMA LUMIÈRE, 7 DICEMBRE, ORE 9,45 (Sezione YOUNGABOUT HISTORY)
In collaborazione con la Cineteca di Bologna
“NE OKREĆI SE, SINE” (Titolo internazionale Don’t Look Back, My Son) (Titolo Italiano Mitragliateli senza pietà)
Regia: Branko Bauer; Sceneggiatura: Branko Bauer, Arsen Diklić; Direttore della Fotografia: Branko Blažina; Montaggio: Boris Tešija; Musica: Bojan Adamič; Produzione: Zvonimir Kovačić per Jadran, Jugoslavia, 1956 105’ Copia Film 35mm.
Interpreti: Bert Sotlar (Neven Novak), Lila Andres (Vera), Zlatko Lukman (Zoran Novak), Mladen Hanzlovsky (Ivica Dobrić), Radojko Ježić (Leo), Stjepan Jurčević (padre di Ivica), Greta Kraus-Aranicki (Matilda, madre di Ivica), Nikša Štefanini (capo del servizio di sorveglianza degli Ustascia).
Età consigliata: 13+
Con la sua consueta maestria il regista Branko Bauer racconta un episodio della Seconda Guerra Mondiale, pedinando il partigiano comunista Neven, fuggito, in modo avventuroso, da un treno diretto al campo di concentramento di Jasenovac. Non si può non ammirare la tenacia di quest’uomo che, dopo essere arrivato a Zagabria, fa di tutto per ritrovare il figlio che gli era stato portato via e rinchiuso in un collegio. Con il procedere della narrazione si scopre che l’intento degli educatori è il condizionamento psicologico dei ragazzi, che devono abbracciare le regole e il credo fascista, rinnegando, nel caso dei resistenti, i propri familiari, fino all’odio. Neven, braccato, cerca di evitare tutti i posti di blocco e le retate e studia un piano ingegnoso per liberare suo figlio e per ricondurlo a sé: vuole lasciare con lui la città per unirsi ai partigiani nell’entroterra croato.
Il film, un capolavoro del cinema, è stato presentato al Festival “Il Cinema Ritrovato” a luglio 2022
BRANKO BAUER (18 febbraio 1921 – 11 aprile 2002) è considerato un maestro del cinema Jugoslavo degli anni ’50 e ‘60. Nel 1949 Branko iniziò a lavorare nello studio Jadran Film con sede a Zagabria come regista di documentari. Il suo debutto cinematografico è stato il film d’avventura per bambini “The Blue Seagull” (Sinji galeb) del 1953. La notorietà è arrivata nel 1956 con il film Don’t Look Back, My Son (Ne okreći se sine; distribuito come Don’t Turn Around, Son negli Stati Uniti). Gli eroi tipici di Bauer fanno scelte morali spinte dal senso dell’onore. Alla fine degli anni ’60 e ’70, con l’ascesa del cinema modernista, Bauer fu messo da parte. Negli anni ’80 le sue opere furono riscoperte dai giovani critici: lo storico del cinema sloveno Stojan Pelko ha scritto nell’Enciclopedia del cinema russo e dell’Europa orientale del British Film Institute che “Bauer era per i critici jugoslavi ciò che Hawks e Ford erano per i critici della New Wave francese”.
“NE OKREĆI SE, SINE” (DON’T LOOK BACK, MY SON) (MITRAGLIATELI SENZA PIETÀ)
CINEMA ODEON, 12 DICEMBRE 2022, ORE 9,30
HOW I LEARNED TO FLY (Leto kada sam naučila da letim) Prima visione regionale
Proiezione organizzata in collaborazione con la Cineteca di Bologna
Regia: Radivoje Andrić; Sceneggiatura: Ljubica Luković tratta da un racconto di Jasminka Petrović; Direttore della Fotografia: Dušan Joksimović; Musica: Vasil Hadžimanov; Montaggio: Dejan Urosevic, Produzione: Sense Production; Distribuzione: Pluto Film, Serbia, Croazia 2022
Interpreti: Olga Odanović (Marija), Snježana Sinovčić (Luce), Žarko Laušević (Nikola), Klara Hrvanović (Sofija)
Età consigliata: 12+
PREMI: BUFF, Svezia – ECFA Award for best European Children’s Film
KinderKinoFestivals Schwäbisch Gmünd, Germany – Critics’ Jury Award 2022 & Prize of the professional jury 2022
Giffoni Film Festival – The CIAL – Environment Award – ALUMINIUM GRYPHON
Pula IFF, Croatia – Award Golden Arena for Best Croatian Contribution to a Minority Co-Production & Audience Award of International Programme
Kids Kino IFF, Poland – The ZEF Film Highway to Europe’s Award
Ourense FF, Spain – Carlos Velo Award for Best Direction
LUCAS – International Festival for Young Film Lovers, Germany – Audience Award
Sofia è costretta a trascorrere, suo malgrado, le vacanze con la nonna Maria, su un’isola della Croazia. Contrariata e di pessimo umore, solo con l’aiuto della sua affettuosa vecchia zia Luce e di un bel coetaneo, supera la sua noia iniziale. Fa nuove amicizie, esplorando tutto ciò che l’estate sull’isola ha da offrire: sole scintillante, divertimento in acqua, i gelati e il suo primo bacio. Ma il suo periodo spensierato finisce bruscamente, quando l’amata zia Luce deve essere portata in ospedale, lasciando Sofia con una parte della sua famiglia a lei ignota. E’ giunto il momento di affrontare vecchi traumi e ritrovare l’armonia familiare perduta a causa della guerra fratricida del 1992
RADIVOJE ANDRIC, classe 1967, regista cinematografico e televisivo. Prima degli studi alla Facoltà di arti drammatiche, ha diretto spettacoli di teatro amatoriale. Ha acquisito la sua esperienza negli ultimi dieci anni lavorando come assistente di rinomati registi jugoslavi. Ha girato i cortometraggi “January River” (Januarska reka), “The Week of Fighting Against Interference” (Nedelja borbe protiv ometanja) – tutto sulle manifestazioni a Belgrado nel periodo 1996-1997 e il cortometraggio documentario “Can’t they see the writing on the wall. “Three Palms for Two Punks and a Babe” è il suo primo lungometraggio per il quale è stato premiato in numerosi festival cinematografici jugoslavi. Ha inoltre partecipato alla Biennale di
Venezia, ospite del Padiglione Italia, presentando la produzione video di Radio B-92. How I learned to fly è il suo secondo lungometraggio
CINEMA ODEON, 13 DICEMBRE, ORE 9,30
IT’S A SUMMER FILM! (Summer Film ni notte)
Anteprima italiana
Regia: Soushi Matsumoto; Sceneggiatura: Naoyuki Miura, Soushi Matsumoto; Direttori della Fotografia: Hiroshi Iwanaga, Hironori Yamazaki; Montaggio: Kenichi Hirai; Musica: Manato Kemmochi; Produttori: Yoko Shizuka, Yusuke Wakabayashi; Distribuzione: Happinet Phantom Studios Corporation, Giappone 2021, 97’
Interpreti: Marika Ito (Piediscalzi), Daichi Kaneko (Rintaro), Yuumi Kawai (Kickboard), Kilala Inori (Blu Hawaii), Shunya Itabashi (Daddy Boy), Seiichi Kohinata (Komada), Eikichi Ikeda (Masuyama), Ryo Shinoda (Oguri), Mahiru Coda (Karin)
Età consigliata: 13+
FESTIVAL:
33° Tokyo International Film Festival; Nippon Connection Film Festival in Germania; Fantasia International Film Festival in Canada; Japan Cuts in USA; Camera Japan Festival di Rotterdam
Film caldamente consigliato agli aspiranti filmaker e appassionati di cinema
Un bel gruppo di ragazze e ragazzi è impegnato in una competizione scolastica: si tratta di allestire dei set cinematografici e girare piccoli film.
Piediscalzi è una liceale che adora i film sui samurai e i drammi giapponesi in costume. Il suo più grande sogno è realizzare proprio un film di samurai, ma il suo soggetto viene rifiutato dai membri del cineforum scolastico, che preferiscono i drammi romantici. Quando Piediscalzi incontra il giovane Rintaro, perfetto per la parte del samurai, decide di convincerlo a recitare nel suo film e insieme alle sue migliori amiche Kickboard e Blu Hawaii mette insieme una troupe di fortuna per realizzarlo. Tuttavia, durante le riprese, Piediscalzi scopre che Rintaro è molto più di quanto sembra: un viaggiatore nel tempo!
I giovani filmaker, protagonisti di questo film, si impegnano al massimo per realizzare i loro cortometraggi ed esprimere i loro talenti
Classe 1988, Sushi Matsumoto è cresciuto nella prefettura giapponese di Saitama. Membro del gruppo “The Directors Farm”, Soushi ha diretto numerosi spot pubblicitari, video musicali e cortometraggi, tra cui la serie web drama Aobake No Table e la serie televisiva Girl Wa Friend. Candidato al Japan Media Arts Festival per il video musicale dell’artista Yusuke Emoto, Light Blue, It’s a Summer Film! è il suo esordio nel lungometraggio.
CINEMA ODEON, 14 DICEMBRE, ORE 9,30
THE LAND OF SASHA (Strana Sascha)
Anteprima italiana
Regia: Yulia Trofimova; Sceneggiatura: Maria Shulgina, Elizaveta Tikhonova, Julia Trofimova, tratta dal romanzo “Strana Sascha“ di Gala Uzryutova; Direttore della fotografia: Egor Povolotskiy; Montaggio: Marsel Shamshulin; Musica: Sergei Stern; Scenografia: Aleksandra Antonova; Produzione: Vega Film, Distribuzione: Loco Film, Russia, 2022, 83’
Interpreti: Mark Eidelshtein (Sasha), Maryia Matsel (Zhenya), Evgeniia Gromova (Sophia), Dmitry Endaltsev (Maks), Alisa Tarasenko (Liza), Darya Rumyantseva (Natella)
Età consigliata: 14+
In competizione nella sezione Generation 14+ del Festival di Berlino 2022
Sasha non ha un padre, ma un orecchino, motivo sufficiente per preoccupare sua madre, ragazza madre, che lo ha avuto in giovane età. La donna è affettuosa e presente e sente su di sé la responsabilità di crescere il figlio da sola, senza la figura paterna.
Quando Sasha è impegnato a dipingere la sala d’attesa di un ospedale psichiatrico, incontra lì il suo futuro amore: Zhenya. Voce profonda, creativa come lui, tanti problemi. L’estate a Kaliningrad, due personaggi introversi e sensibili, esplorano insieme i loro sentimenti, talenti e paure, imparando a fidarsi l’uno dell’altro e a confidarsi. Nel suo debutto, Julia Trofimova racconta, con sensibilità, il mondo segreto degli adolescenti, le loro inquietudini, i loro dubbi e i loro entusiasmi, il non detto, le loro sofferenze e le gioie improvvise. Il bisogno di sicurezza dei genitori si scontra con la volontà di sperimentazione dei figli e l’aspirazione all’autonomia.
YULIA TROFIMOVA è nata a Kaluga, in Russia, e attualmente vive a Mosca. Ha studiato sceneggiatura e direzione della fotografia alla New York Film Academy e in seguito regia alla Moscow School of New Cinema. I suoi cortometraggi sono stati proiettati con successo in oltre 70 festival internazionali.
CINEMA ODEON 15 DICEMBRE ORE 9,30
BIGMAN (Strijder)
Prima visione regionale
Regia: Camiel Schouwenaar; Sceneggiatura: Job Tichelman & Camiel Schouwenaar; Direttore della fotografia: Marc de Meijer; Montaggio: Patrick Schonewille; Musica: Anna Kuehlein, Lennart Busch & Floris de Haan; Produzione: Rinkel Film; Distribuzione: M-Appeal, Olanda, Germania, 89’
Interpreti: Maik Cillekens (Dylan), Anouar Kasmi (Youssef), Kailani Busker (Maya), Mohamed Tijani ( Mimoun), Martijn Fischer (Dennis), Maartje van de Wetering (Marjan), Soufiane Touzani come se stesso
Età consigliata: 11+
In concorso a Zlin IFF 2022
Premi: Cinekid 2022 Audience award Miglior Film per ragazzi
I migliori amici Dylan e Youssef sognano di diventare giocatori professionisti di football. Un giorno
un evento inaspettato e dalle gravi conseguenze cambia del tutto la vita di Dylan.
Il ragazzo è tenace e la passione per il calcio lo divora. Non vuole rinunciare al suo sogno ed è ancora determinato a vincere la Coppa “Touzani” insieme a Youssef! Grazie all’aiuto di Maya, sua compagna di scuola, per la quale ha una cotta, impara a giocare a calcio in un modo completamente nuovo. Bigman è un film sulla vera amicizia, sul coraggio, la passione per il calcio e la disabilità.
Camiel Schouwenaar (1970) lavora come scrittore e regista di film per ragazzi e film d’animazione. Dopo essersi diplomato alla Netherlands Film Academy, ha iniziato a dirigere serie televisive animate che hanno ottenuto diversi premi internazionali. Camiel Schouwenaar ama raccontare storie per ragazzi in cui situazioni drammatiche vengono affrontate in maniera leggera e con grande immaginazione.
CINEMA ODEON 15 DICEMBRE ORE 9, 45
COPPELIA
Anteprima italiana
Regia e Sceneggiatura: Steven De Beul, Ben Tesseur, Jeff Tudor; Produzione: Submarine, 3 Minutes West, Motion Works, Lunanime, Olanda, Belgio, Germania, 2021, 82’
Interpreti: Michaela DePrince (Swan), Daniel Camargo (Franz), Vito Mazzeo (Coppelius)
Età consigliata: 13+
Premi: Cambridge Film Festival 2021 Miglior film
International Film Music Critics Award (IFMCA) Miglior colonna sonora a Maurizio Malagnini
San Diego International Kids Film Festival Miglior film musicale
San Francisco Dance Film Festival Miglior film (Honorable Mention Award)
Consigliatissimo per le/gli appassionati di danza
Un’intera città rimane intrappolata nell’incantesimo lanciato dal chirurgo plastico Dottor Coppelius. Ne sono invischiati tutti eccetto Swan, che compie ogni sforzo per salvare il suo amato Franz dalle grinfie del dottore, deciso a prendergli il cuore per impiantarlo in una donna robot di nome Coppelia, di sua invenzione. Un balletto immerso in un’atmosfera colorata e onirica, grazie alle nuove tecnologie e sperimentazioni dell’animazione digitale.
Il film rende visibile l’inganno di chi promette il successo e la bellezza, come perfezione del corpo e del volto.
Si rischia davvero di perdere l’anima correndo dietro al mito dell’assenza di difetti o imperfezioni fisiche, trascurando l’essere per l’apparire, i sentimenti veri e profondi per un appagamento momentaneo e superficiale. I danzatori protagonisti del film Michaela DePrince, Daniel Camargo, Vito Mazzeo, Darcey Bussell provengono dalla compagnia olandese “Nationale Opera & Ballet”
STEVEN DE BEUL Co-fondatore e proprietario di uno studio di animazione in stop motion e società di produzione di animazione. Regista di spot pubblicitari, serie TV, cortometraggi e lungometraggi. Animatore e regista di animazione stop motion con esperienza (stop motion – 2,5D – 3D) con particolare attenzione allo sviluppo dell’animazione dei personaggi.
BEN TESSEUR Co-proprietario di Beast Animation
JEFF TUDOR Autore di produzioni di danza, musica e teatro. Ha diretto molti lungometraggi per la televisione e il cinema. Jeff è co-fondatore della società di produzione olandese-britannica 3 Minutes West.
CINEMA ODEON, 16 DICEMBRE, ORE 9,30
YOU ARE HERE, YOU WERE HERE (Kimi ga iru, ita sonna toki) Anteprima italiana
Regia e Sceneggiatura: Kousuke Sakoda; Direttore della Fotografia: Katsuharu Oyamada; Musica: Usagi Bunny Boy, Kneeeeee, Cochineal; Produttori: Yoshikazu Sakai, Kouji Tagawa, Toshiya Tanaka, Yoshito Doi.
Giappone 2019, 85’
Interpreti: Masamayor Tadashi (Masaya Kishimoto), Iroha Sakamoto (Ryota Kayama), Fujiko Kojima (Shoko Yamazaki)
Età consigliata: 12+
PREMI:
Hiroshima International Film Festival;
Seoul Guro International Film Festival;
Film dell’anno al Reel Deal Film Festival in USA;
Premio specale della Giuria all’Indo Malaysia Film Festival in Malesia;
Premio CIFEJ al Kineko International Film Festival in Giappone;
Miglior film di finzione al Druk International Film Festival in india;
Premio all’opera migliore al World Film Carnival di Singapore;
Miglior film all’Ukrainian Dream Film Festival in Ucraina;
International Film Festival for Children and Young Audience di Schlingel
Il dodicenne Masaya Kishimoto ha madre filippina e padre giapponese, per questo viene emarginato ed è vittima di bullismo a scuola. Solo la gentilezza della bibliotecaria Shoko Yamazaki gli permette di sopportare le angherie subite a scuola. In biblioteca conosce il piccolo Ryota Kayama, che usa la sua fantasia per ideare programmi di intrattenimento per la radio interna della scuola. Nonostante si faccia chiamare DJ Kayama, però, nessuno è interessato a lui o ai suoi programmi. Quando Masaya e Shoko vengono coinvolti in uno scherzo escogitato da Ryota per ottenere successo, i tre finiscono nei guai ed emergono i loro problemi personali, che avevano cercato di tenere nascosti fino a quel momento. Masaya e Ryota capiscono che per superare tutti gli ostacoli e aiutare Shoko devono unire le loro forze.
Nato nel 1977 a Kure City, nella prefettura di Hiroshima, nel 2004 KOUSUKE SAKODA ha realizzato il suo primo cortometraggio This Window, Other Side, mentre studiava al New Cinema Workshop. Dopo la laurea, ha realizzato il corto Inside of… che è stato selezionato e proiettato in vari festival cinematografici nazionali e internazionali. Dopo un lungo periodo di depressione, che lo ha obbligato al ricovero in ospedale varie volte, Sakoda ha fatto il suo ritorno con il mediometraggio My Father’s Mistress, con Megumi Asaoka. You are Here, You were Here è il suo esordio nel lungometraggio.
CINEMA ODEON 16 DICEMBRE ORE 9,45
BIRD’S ADVICE FOR SAD POETS Prima visione regionale
Regia e sceneggiatura: Yaniv Raz; tratto dal romanzo “Dr. Bird’s Advice for Sad Poets” di Evan Roskos; Direttore della Fotografia: Pierluigi Malavasi; Montaggio: Steven Centracchio; Musica: Jim Dooley; Produttori: Shona Tuckman, Josh Bachove; Produzione: Kreate Films, Stati Uniti 2021, 110’
Interpreti: Lucas Jade Zumann (James Whitman), Taylor Russell (Sophie), Jason Isaacs (Carl), Lisa Edelstein (Elly), David Arquette (Xavier), Tom Wilkinson (The Voice of Dr. Bird), Chase Stokes (Martin)
Età consigliata: 14+
Premi:
Premio della giuria Fair Play e della giuria giovani allo Schlingel Film Festival;
Selezionato a San Diego Film Festival, Talinn Black Nights Film Festival, Zlin Film Festival, Buff Malmo Film Festival, Ale Kino! Young Audience Film Festival, Helsinki Film Festival.
Perso nel suo mondo emotivo e fantasioso, il sedicenne James Whitman cerca di superare l’ansia e la depressione, chiedendo, nei momenti di crisi e confusione, consiglio al dottor Bird, un piccione, suo amico immaginario (nel ruolo prezioso e indispensabile di psicoterapeuta) e stringendo tra le dita una copia consumata di “Leaves of Grass” di Walt Whitman
Tra gli attacchi di panico e l’amore per l’affascinante Sophie, la vita scolastica di James si fa sempre più complicata e buffa, fino a che non decide di affrontare l’origine dei suoi problemi e mettersi alla ricerca della sorella maggiore Jorie, misteriosamente scomparsa dopo una violenta lite con i suoi genitori. Sulle sue tracce, James finisce per imbattersi in un misterioso “culto” nei meandri notturni di New York. Nei momenti di crisi avere accanto un’amica o un amico con cui condividere ansie e paure è davvero un toccasana indispensabile e Sophie non lascia solo James e lo sostiene.
YANIV RAZ ha frequentato la NYU (Tisch School of the Arts) e si è laureato al VASSAR College.
Ha scritto sceneggiature o sviluppato programmi TV per: Universal, Sony, Fox, Warner Brothers, The Cw e Netflix. Ha lavorato come scrittore per Cirque Du Soleil, Jerry Bruckheimer e Valhalla Entertainment. Ha inoltre scritto, diretto e prodotto il cortometraggio Things Fall Apart che è stato candidato per il “Premio Città di Venezia” al Festival del Cinema di Venezia e indicato come “Miglior Cortometraggio” dai quotidiani The London Times e The Guardian al London Film Festival. Yaniv ha diretto vari spot pubblicitari, tra i quali Hyperloop, e sta lavorando per Starz e Village Roadshow Pictures.
Concorso migliore recensione
E’ possibile partecipare a Youngabout Festival non solo come spettatori, ma anche come critici, inviando le recensioni dei film a zardi.laura@fastwebnet.it
La festa della premiazione si terrà il 15 aprile
AUDITORIUM BIAGI
Biblioteca SALABORSA
GIOVEDI 15 DICEMBRE, ORE 18,30
Il cinema può aiutarci a superare la paura e l’ansia? Tra amici, in famiglia, a scuola: i film avventurosi, catastrofici, horror, romantici possono aiutarci a metabolizzare i vissuti dolorosi o ad alleggerire e accettare le fasi difficili che attraversiamo nella vita? Possono esaltare le gioie e farci riaffiorare i ricordi felici?
Incontro seminariale aperto alle ragazze e ai ragazzi, alle famiglie, ai docenti, agli educatori e agli appassionati.
Esperti e professionisti del settore ci condurranno in un piacevole viaggio nel mondo del cinema e della creatività, in un appuntamento fatto di parole, immagini, con un coinvolgimento attivo dei partecipanti, con interazioni a livello emozionale e attività multimediali, utilizzando le nuove tecnologie, e la possibilità di postazioni di realtà virtuale per vivere in prima persona eventi altrimenti non sperimentabili
Organizzato da “Gli Anni in Tasca. Il Cinema e i ragazzi – APS”, in collaborazione con Officina Adolescenti di Salaborsa Ragazzi e SOFOS APS- Associazione per la divulgazione delle Scienza
PREMIO ANGELO VASSALLO
Venerdì 16 dicembre ore 18,30
Cappella Farnese – Palazzo D’Accursio
Assegnato quest’anno a STEFANIA MAURIZI per il coraggio e la determinazione dimostrati nella sua attività di giornalista investigativa, autrice del documentatissimo libro “Il Potere Segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks” (Chiarelettere 2021) in cui descrive il lavoro svolto da Wikileas e Julian Assange, il giornalista australiano perseguitato per le sue inchieste sui crimini di guerra, di cui Stefania Maurizi è amica e collaboratrice da molti anni. Letture dell’attore Angelo Colosimo, con l’accompagnamento della pianista Roberta Ciancio
Info: youngaboutfilmfestival@gmail.com