Programma pomeridiano Cinema Orione
Venerdì 1 Dicembre, ore 19,00
CINEMA TEATRO ORIONE
Via Cimabue 14 Bologna
DELEGATION (Ha’ Mishlahat) di Asaf Saban (Polonia, Israele, Germania 2023, 101’)
V.O. con sottotitoli
Alla fine dell’anno scolastico un gruppo di ragazze e ragazzi parte da Israele per visitare i campi di sterminio di Auschwitz e Treblinka in Polonia: un viaggio culturale, un viaggio della memoria, un pellegrinaggio nei luoghi “santi” del martirio e del sacrificio di milioni di vittime. Accompagnatore del gruppo è un anziano superstite, nonno di uno dei giovani protagonisti del film. Il viaggio si trasforma per le ragazze e i ragazzi in una prova iniziatica, per guardare dentro sé stessi, per comprendere i propri limiti, per ritrovare libertà sconosciute, per aprirsi al mondo, e per fare anche le esperienze dei primi amori, delle prime gelosie, mettendo insieme il ricordo indelebile del grande dramma della storia con i piccoli drammi della vita degli adolescenti.
A school trip to Shoah memorials confronts young Israelis with a part of their identity and simultaneously with emotions and dynamics among themselves. A living appropriation of the past anchored in the present. Delegation is energetic and dynamic, just like its protagonists, and the way debuting director Asaf Saban works with his actors is commendable.
E a seguire…
CINEMA TEATRO ORIONE, ORE 21,00
BRATAN di Bakhtyar Khudojnazarov (URSS, 1991, 98’), presentazione di Carlo Tagliazucca, storico del cinema
V.O. con sottotitoli
Due fratelli, Farukh e Azamat, uno di 17 e l’altro di 7 anni, vivono con la nonna in una remota cittadina tagìca. Farukh, coinvolto nella microcriminalità, si annoia e la responsabilità per la crescita del fratellino gli pesa troppo. Così decide di partire per raggiungere il luogo dove è fuggito il padre, medico in un sanatorio: lui e il fratellino, curioso e vivace, saliranno a bordo di un traballante treno merci, guidato dal loro amico, “zio” Nabi, affrontando un viaggio incredibile attraverso il Tagikistan, tra colline e montagne, città e villaggi, fino al confine afgano. I due ragazzi ignorano ancora le reazioni del padre alla loro vista. Sarà felice di rivederli? O continuerà ad ignorarli? Un film incentrato sul viaggio, attraverso paesaggi brulli e assolati, alla maniera dei film western, con personaggi strani ed esperienze surreali per i due fratelli: il racconto ha una freschezza, una tenerezza e una malinconia che ricorda il primo Truffaut.
In Concorso al IX Festival Internazionale Cinema Giovani di Torino (1991) dove ottenne il premio come miglior film. Riproposto, restaurato, dalla Biennale di Venezia nella Sezione Venezia Classici nel 2023
Farukh (17) wants to go away. He takes a train with his little brother Azamat (7) to visit their father. Farukh intends to leave Azamat to stay with his father before leaving. This is the story of their journey. There’s a marvellous freshness and gentleness to this 1991 movie, a little like early Truffaut, by Tajik-Russian director Bakhtyar Khudojnazarov who achieved a wider festival prestige later in the 90s for his comedies Kosh Ba Kosh and Luna Papa. This film, Bratan or “Little Brother”, was in fact his debut, released when he was just 26 years old. Filmed in a seductive and luminous monochrome, it is a road movie, or rather a rail movie, that apparently makes